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Le Dimore della Memoria è un viaggio nell’incontro di un vecchio ed esperto cantastorie con un giovane ragioniere musicista che all’età di circa trenta anni abbandona l’attività commerciale e con il più anziano menestrello inizia a girare le piazze della maremma toscana per suonare, cantare e raccontare la propria visione. È la storia che si ripete a cicli di un vecchio mestiere tramandato ...
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Le Dimore della Memoria è un viaggio nell’incontro di un vecchio ed esperto cantastorie con un giovane ragioniere musicista che all’età di circa trenta anni abbandona l’attività commerciale e con il più anziano menestrello inizia a girare le piazze della maremma toscana per suonare, cantare e raccontare la propria visione. È la storia che si ripete a cicli di un vecchio mestiere tramandato ad un giovane, un bene prezioso: l’esperienza che si tramanda con il cuore e con la voglia di continuare ciò che è sano, gli usi e costumi di un territorio mantenuti in vita per rallegrar le genti. La musica, il ballo, la canzone hanno da sempre rappresentato motivo di incontro e di scintilla per la nascita di un focolare familiare, nelle piazze a ballare una quadriglia nel mese di maggio, a cantare la primavera nel freddo inverno, a raccontare il viaggio della befana. Da ormai venticinque anni David Vegni ha partecipato alla formazione di moltissimi cori popolari sia di bambini che dei nonni. Ma la società è birbona e il cantastorie non ha mai portato cravatte. Il racconto romanzato contiene l’intervista di un noto professore della cattedra di Storia delle Tradizioni Popolari, l’antropologo Pietro Clemente, e tra le altre curiosità anche una canzone composta con il famoso artista Giorgio Panariello.
www.ledimoredellamemoria.it