Una sorta di operazione di recupero, ad uso e consumo dei grossetani più giovani, che la gran parte di questi termini nemmeno la conoscono. Ed è un peccato, perchè si è di fronte a una parlata sicuramente non forbita, ma schietta, essenziale, ficcante e incisiva, non priva di fascino.
Lo testimoniano i proverbi e le massime spicciole riportate in calce a ogni lettera dell’alfabeto, che stigmatizzano azioni e qualificano persone della vita quotidiana secondo la saggezza contadina, cui si deve, in massima parte, lo svilupparsi del linguaggio maremmano.