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"Io sono io e te sei te. E tu non mi comandi"
Questo scritto potrebbe essere definito come la descrizione di un percorso di costruzione dell’identità, da bambina a donna o anche da bambino a uomo, di lotta per il raggiungimento della ...
Riferimento:
Una serie di curiosità lessicali della comunicazione popolare di ieri, che sarebbe un peccato dovessero finire nel dimenticatoio.
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Una sorta di operazione di recupero, ad uso e consumo dei grossetani più giovani, che la gran parte di questi termini nemmeno la conoscono. Ed è un peccato, perchè si è di fronte a una parlata sicuramente non forbita, ma schietta, essenziale, ficcante e incisiva, non priva di fascino.
Lo testimoniano i proverbi e le massime spicciole riportate in calce a ogni lettera dell’alfabeto, che stigmatizzano azioni e qualificano persone della vita quotidiana secondo la saggezza contadina, cui si deve, in massima parte, lo svilupparsi del linguaggio maremmano.