Vi chiederete: “Perché un libro di racconti?” Apparentemente la risposta è facile; è più semplice gestire il concatenarsi del testo, che si sviluppa in poche pagine; può svolgersi intorno ad avvenimenti anche scarsi di spessore narrativo; non richiede una trama complessa.
Il rischio che si corre, però, è quello di deludere chi legge, che sta ricercando, invariabilmente e prima di tutto, una sola cosa: emozioni.
Questa è la differenza fondamentale tra un racconto che non ti lascia nulla, nemmeno un ricordo ed un altro che ti coinvolge così tanto da turbarti nel profondo, rendendoti complice di quanto è descritto, idealmente partecipe della vicenda.
Il Racconto ideale porta in sé, condensate, le potenzialità di un romanzo, con tutte le sue caratteristiche, compreso un finale a sorpresa o comunque interessante, che dà un senso al tutto, un valore aggiunto che trova posto nella memoria di chi sta leggendo e che ti fa chiudere il libro con un sorriso o con una lacrima.