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Il libro è una raccolta di battute memorabili, di spostamenti in lambretta con la doppietta a tracolla e il cane tra le gambe, di giornate passate a contatto con la natura in compagnia del segugio "fido" e di tanti personaggi. Piccoli affreschi e deliziosi cammei accompagnati da descrizioni minuziose e da dichiarazioni d’amore nei confronti dell’arte venatoria.
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Il libro è una raccolta di battute memorabili, di spostamenti in lambretta con la doppietta a tracolla e il cane tra le gambe, di giornate passate a contatto con la natura in compagnia del segugio "fido" e di tanti personaggi. Piccoli affreschi e deliziosi cammei accompagnati da descrizioni minuziose e da dichiarazioni d’amore nei confronti dell’arte venatoria. C’è tutto quello che appassiona i cacciatori: calibri e cartucce nelle botti nel padule, battute con l’arco. Parigi dà consigli e giudizi e non risparmia le polemiche. C’è spazio anche per il ritratto di due "grandi" come Puccini e Garibaldi, accomunati naturalmente dall’amore per la caccia.
Lucio Parigi nasce a Grosseto nel 1926. È artista, autodidatta, poliedrico: pittore, orafo, incisore, xilografo, medaglista. Determinanti per la sua formazione artistica sono stati i contatti da lui avuti nel dopoguerra con pittori quali Sassu, Treccani, Guttuso, Servolino e Zancanaro. Nel 1944 contribuì alla formazione del gruppo artistico la "Chimera" la cui finalità era la rinascita delle arti in Maremma. Pittore libero e d'avanguardia, fonte inesauribile della sua ispirazione è la Maremma.